venerdì 11 maggio 2012

Mi presento

Io sono quella che rompe sempre i silenzi,talvolta anche con qualcosa di inopportuno.
Sono quella che brucia sempre il pranzo,o la cena,e che si racconta che la roba bruciacchiata è sempre più buona. E diciamoci la verità:se non ce la raccontassimo continuamente dove andremmo a finire?
Sono quella che,da bambina,quando mamma e papà la portavano a mangiare fuori,se vedeva qualche bambino o bambina seduto a un tavolo,andava sempre a prenderlo/a per mano inventandosi un gioco.
Sono quella che dice sempre sì,per paura che un no possa far male,per paura di far indietreggiare.
Sono quella che vorrebbe ma non può,quella che sa come fare per mettersi nella condizione di potere ma si blocca sempre prima di partire,chissà perchè poi.
Sono quella che rimanda. SEMPRE. Da quando ho memoria. Tipo,alle medie la mia professoressa di musica mi diceva che avevo orecchio,mi diceva 'scegliti uno strumento e mettiti a suonarlo seriamente,potresti diventare davvero brava',e io le credevo,a voglia se le credevo,solo che continuavo sempre a dire poi lo faccio,poi lo faccio,e ora sono qui e non so suonare nessuno strumento,tranne il tamburo della mia bambina,che si è anche rotto.
Io sono quella delle scelte sbagliate,quella che ha buttato nel cesso 8 anni della sua vita scegliendo un corso di studi molto affascinante,ma che di per sè non mi darà mai e poi mai il tanto agognato sbocco lavorativo. Ho fatto il liceo linguistico,sono sempre stata portata per le lingue,le imparo e le faccio mie con una semplicità estrema. Bene. Fai lingue,no? No,basta,dopo 5 anni di linguistico mi sono rotta le palle,meglio scegliere questa facoltà super affascinante. Fava. 
Sono quella che non ascoltava la mamma solo e unicamente per tigna,per il gusto di contraddirla,ma che poi in realtà è la persona da cui ha imparato di più,sia dai suoi errori (e che cazzo,niente di irreparabile dopo tutto. Credo fermamente che molti dei traumi di tutti noi potrebbero non esistere proprio,se solo ci insegnassero,fin da piccoli,a non prendere ogni cosa così stramaledettamente sul serio.) che dai suoi consigli.
Sono quella che regala. Tutto. Tranne a chi me li chiede. E che adora più di ogni altra cosa vedere gli occhi che sbocciano di fronte a un regalo gradito. E quanto,quanto mi pesa non avere uno stipendio per continuare a farne.
Sono quella che ama alla follia la musica alta in macchina,e che ama cantare insieme agli amici. Mille volte siamo rimasti in macchina facendo giri lunghi o fingendo di non trovare parcheggio perchè la canzone non era ancora finita.
Sono quella che si è quasi sempre lasciata scegliere. Dagli uomini,dai vestiti,dalle scarpe,dai tagli di capelli. I vestiti poi sono una tragedia. Non ne parliamo proprio,dei vestiti.no.
Sono quella che,se si appassiona a una serie,si rifiuta di guardare le ultime puntate,perchè "se non le guardo non esistono,e allora non è vero che è finita".
Sono quella che detesta gli addii. E che non li supera mai.
Sono quella che non ha la minima cura degli oggetti : io distruggo tutto. Che sia un telefono,una macchina fotografica,una sciarpa o un libro,io non so cosa voglia dire averne cura. Temo non mi sia mai stato insegnato. In compenso ho una cura estrema,quasi maniacale,per i rapporti umani,sono un'ottima amica se voglio,e lo dico senza presunzione.
Sono quella che si affeziona anche alle cose che detesta. Anche a una casa umida,se è quella che ha visto arrivare la sua bambina dall'ospedale,appena nata,che ha visto nascere la sua piccola famiglia.
Sono quella disordinata,mentalmente prima di tutto. Non ho la concezione del mettere a posto una cosa una volta finito di usarla,piuttosto ho la concezione del lasciala lì,prima o poi tornerà a posto da sè,oppure lo faccio dopo (e qui si torna a qualche riga fa).
Io sono quella del tutto o niente. é la mia filosofia (involontaria,lo giuro,non sono così masochista),per ogni cosa. Dall'alimentazione,alle amicizie,al coltivare una passione,al fare la qualunque. E questa è la mia caratteristica più disadattiva.
Però funziono,io. Oh si. E anche discretamente. E questo non è tutto,assolutamente no,ma il mio vomito di parole per oggi si chiude così. Amen. Buon weekend a voi :)

sabato 31 marzo 2012

Per esempio...

No,niente. Pensavo a quanto siano importanti gli esempi,nella vita. Senza essere troppo profondi,non parlo di persone importanti che rappresentano l'esempio da seguire durante tutta la vita. Parlo proprio di fatterelli citati per spiegare una qualsiasi nozione. Tipo: io ho la patente da 9 anni. Non guido una macchina da 9 anni. Le scuse sono mille:sono impedita,sono negata,sono imbranata,ma che me ne faccio,si campa bene anche senza macchina,tanto c'è sempre chi mi scarrozza. La realtà è una sola: mi caco sotto. Ho proprio paura di guidare. Di far male a qualcun altro e di far male a me. In particolare,la scena che più mi fa raggelare il sangue e le budella,è : io in macchina ferma a un incrocio,guardo a destra e non c'è nessuno,guardo a sinistra e non c'è nessuno,passo,mi arriva una macchina a 100 km/h e mi sbudella,a me e alla macchina. L'altro giorno ho avuto un'illuminazione divina,mentre portavo Enne urlante nel passeggino e cercavo qualcosa su cui concentrarmi per non cedere e prenderla in braccio: anche quando attraverso la strada c'è questo rischio,però mica evito forsennatamente di attraversare le strade,o,meglio,non esco di casa. PLIN! Se qualcuno me l'avesse detto 9 anni fa probabilmente adesso sarei una pilota provetta (probabilmente lo sarei anche se 9 anni fa avessi evitato di andare a fare delle guide con mio padre,che mi urlava continuamente nelle orecchie e mi ripeteva quanto fossi negata,ma questa è un'altra storia). E insomma. Ma poi a pensarci bene che me frega di imparare a guidare e di prendere la macchina,qui c'è chi inizia ad andare più veloce di me...

giovedì 23 febbraio 2012

e poi arriva la giuoia vera

Questo blog era partito come una potenziale fonte di consigli per neomamme,disperate come ero io,o meno.
Poi è diventato un piccolo angolo dove ogni tanto scappo e mi metto a condividere cose a caso. E insomma,rileggendo i post in cui parlo di maternità et similia mi rendo conto che pare che sia tutto un sacrificio,una stanchezza,una rinuncia. E allora oggi mi sento in dovere di dirvi un po' di cosette riguardo al mio essere mamma adesso,dopo 10 mesi.
La mia vita è cambiata. Inutile girarci troppo intorno:IO sono cambiata,mi ha cambiata lei,certo,e posso dire,con tanto di occhi gonfi di orgoglio,che mi ha resa una persona migliore. Mi ha insegnato quanto sia dannatamente necessario fermare tutto e ascoltarmi,a volte. Mi ha fatto capire che i problemi non sono poi così tanti,se ti metti a ridimensionarli e li riporti nel mondo reale.
Mi ha insegnato che l'amore vero non è quello da teenager,quello che ti fa fluttuare nell'aria e che annulla tutto il resto del mondo:è quello che ti permette di andare avanti giorno dopo giorno,di sentirti in grado di affrontare anche l'apocalisse,se sai che la mattina seguente ti sveglierai sempre accanto a lui. è quello che non ti permette di vederti accanto a un'altra persona semplicemente perchè NON esiste un'altra persona con cui potresti stare. è quello che ti fa guardare indietro e pensare "guarda cosa siamo stati in grado di costruire, io e lui da soli. E sì,questo non senza lacrime e sangue,ma cazzo se ne è valsa la pena".
La parte più magica di tutto questo è che ha fatto così tanto e nemmeno lo sa.
E non me ne frega proprio niente se si sveglia di notte,se urla disperata per attirare la mia attenzione in un treno gremito di gente che mi guarda come se la stessi sventrando,se mi distrugge casa,perchè quando mi punta da lontano,mi corre incontro col suo girello,mi afferra la faccia e mi bacia il mento,beh,io proprio non capisco come ho fatto a stare senza di lei per tutti questi anni.

sabato 11 febbraio 2012

Libertà,o Cronaca della fine di un allattamento

 

Salve cari. Il mio sconforto ieri ha lasciato il posto a una scoppiettante euforia:dopo quasi 10 mesi ho ufficialmente smesso di allattare!
Lo so,lo so che alcune di voi all'ascolto penseranno che sono una madre orribile (a tratti l'ho pensato anch'io...),ma così è,posso farci ben poco.
Dunque,quando frequentavo il famigerato corso pre-parto ero stata ben istruita dalle ostetriche del centro nascite della mia zona. Molto,forse troppo "naturaliste",ma questo l'ho capito dopo. In particolare,l'ostetrica che mi ha seguita mi ripeteva sempre quanto fosse importante l'allattamento al seno,che TUTTE possono allattare,che basta solo avere pazienza,che assolutissimamente non fa mai male,ma scherzi? anzi,è anche piacevole! (Io spero vivamente che questa santa donna non sia capitata sul cammino di donne che non hanno potuto/voluto allattare,e che avessero un carattere non proprio fortissimo.) Ad ogni modo io,memore dell'esame di pediatria sostenuto all'università (il 30% del programma riguardava l'allattamento),dopo essermi documentata su tutto quello che c'è di buono nel latte materno,ho deciso che la mia bambina l'avrei allattata,a tutti i costi. (ok,mettiamoci anche che il latte artificiale costa uno stonfo và)
Nasce Enne,in un ospedale amico del bambino,che avevo scelto apposta.  Dopo ben 27 ore di travaglio (si,27) me la appoggiano sulla pancia,commozione generale,taglio del cordone,pulizie,taglia,cuci... Aspettavo di potermi alzare da quel lettino per andare sul mitico "lettone",dove,aiutata dall'ostetrica,avrei provato ad attaccarla al seno (la bambina,non l'ostetrica).
Ora,a parte il fatto che non dimenticherò mai la faccia schifata che fece la piccola appena si trovò un capezzolo in bocca. Ammetto,a parte questo,ricordo ben poco di quei momenti,non dormivo da 3 giorni,ero devastata dai dolori e in un turbinio emotivo che equivaleva ad essere sbattuta forte contro un muro di gomma. Però ricordo benissimo i giorni successivi: il latte che non arrivava,Enne che vomitava tutto il colostro che riusciva a prendere,perdeva peso,i miei capezzoli tagliati e doloranti,le crisi di pianto perchè "e che cazzo,neanche la riesco ad allattare,allora che madre sono?". L'ostetrica in quei giorni mi è stata molto d'aiuto. La sua missione era riuscire a farmi allattare mia figlia,quindi ce l'ha messa tutta,mi ha dato tanti consigli preziosi,mi ha anche terrorizzata abbastanza su certi aspetti (ma di questo si parlerà un'altra volta),però alla fine il latte è arrivato. Con pacchi e pacchi di energie andate,tette blu (sul serio) e giganti,febbre a 38 causata dalla montata lattea e una bambina che finalmente sorrideva sazia.
Tutto questo per dire che a me,tutto sommato,è andata abbastanza bene:i dolori e le ragadi dopo quasi 2 mesi sono andati via,io e lei abbiamo preso il ritmo e l'ho allattata fino a ieri l'altro. Però di brutte storie ne ho sentite troppe in giro. Donne che non hanno il latte (esistono,non prendiamoci per il culo,non è SEMPRE colpa nostra!),donne con una stanchezza e un baby boom che bastano già,senza metterci lo stress dell'allattamento,donne che devono tornare a lavorare,e giustamente vogliono passare il loro tempo libero a godersi il loro bambino e non attaccate al tiralatte. Insomma:ma lasciatele tranquille! Una mamma sa cosa è meglio per sè,per il suo bambino,e per un loro rapporto sereno,e ha tutto il diritto di scegliere di allattare al seno o meno senza sentirsi un orco.
Poi a me allattare non è mai piaciuto. Voglio dire,fortunatamente io ed Enne conosciamo moltissimi altri modi per coccolarci,lei mangia tutto,il mio latte era poco e i miei capezzoli non sopportavano più i suoi quattro denti (morde,la stronzetta. "ma lo fa per giocaaaare,povera!" povera? ho i capezzoli bucati,uno mi sanguinava...povera). Sono contenta di averlo fatto perchè è cresciuta benissimo,ha avuto la prima febbre della sua vita a 8 mesi,e poi le piaceva tantissimo (a parte ultimamente,che s'era rotta anche lei).
Ma ora sono LIIIIIIIIIBERA!!!!! Posso prendere un ketodol se ho mal di testa. Posso tuffarmi nella birra. Posso andare dal dentista. Posso farmi una serata con le mie amiche e lasciare Enne col babbo. Insomma,posso riprendermi un pezzettino della mia vita pregravidica. E godermela anche con lei.
Baci baci :)

mercoledì 8 febbraio 2012

avevo iniziato a scrivere un post bello contorto come piacciono a me,in cui ribadisco un'altra volta la mia sensazione di inadeguatezza,i sogni inquietanti,la stanchezza...in cui mi lamento ancora di quanto sono STUFA di mandare curriculum in giro e di non essere mai richiamata,di quanto io trovi assurdo e demoralizzante aver dovuto levare la laurea dai suddetti curriculum.
Poi ho pensato che non ho voglia di essere pesante,voglio solo andarmene a letto con un pensiero frivolo e superficiale in testa.
L'acqua,per esempio.





Oppure il vento. L'aria. Un caldo non fastidioso. Ballare con gli occhi chiusi.Il nulla che soffia,insomma.







E poi penso: ma non potrei tornare studentessa universitaria dai mille impegni futili,solo per un giorno,solo per ricaricarmi?

giovedì 29 dicembre 2011

La mia adorata Canon AE-1

Attenzione:questo non è un post fotografico nel vero senso della parola,nel senso che non si parla di fotografia in senso stretto,ma di me CON la fotografia. I miei post fotografici saranno sempre come questo: sconclusionati,un mix di varie cose senza nesso logico,e pseudosentimenti personali. Mi piace l'idea di condividere il mio modo di fare e vedere la fotografia,mia e di altri,tutto qua. Per post di fotografia più seri ed elaborati in modo,a mio avviso,splendido,rimando a blog come questo,che,per inciso,adoro! Detto ciò,posso anche cominciare :)
 Nella vita capita di innamorarsi diverse volte. In diverse fasi,diverse età,con una testa che sì,è sempre la stessa,ma matura e cresce piano piano. Allora succede che ci si innamora da adolescenti,e si è convinti che quel ragazzino sia l'unico uomo sulla terra,che ameremo sempre e solo lui,per tutta la vita. Poi,siccome da teenagers siamo tutti un po' border,capita che si cambia idea. Che cominciamo a vedere che quel principe azzurro è un ragazzino bellino ma brufoloso,un buon compagno di giochi,ma nulla di più. E allora ciao ciao. Nel frattempo si cresce e si conosce un uomo vero,che si ama in modo più maturo. Il ragazzino di prima è il primo amore,questo qui invece è il GRANDE amore: ecco,la Canon AE-1 per me è un po' questo. Quando il mio fidanzato (all'epoca "mio migliore amico",ma questa è un'altra storia) me l'ha regalata io mi stavo incamminando,a passi lunghi ma goffissimi,nel mondo della fotografia analogica. Il ragazzino brufoloso di cui mi ero innamorata era la mia adorata fisheye,comprata dopo mesi di spionaggio da lontano,dopo aver superato lo scoglio del "che cazzo mi ci metto a fare,tanto butterei solo via dei rullini e basta". Insomma,la fisheye mi ha regalato molto divertimento,molti pasticci,di quelli sporchi che piacciono a me. Mi ha regalato la curiosità di sperimentare,la smania di avere tante macchine fotografiche,tante lomo,di provare le diverse pellicole,con sviluppi e stampe annesse. Ma quando è arrivata la canon. beh. altra musica. All'inizio ne ero intimorita,avevo quasi paura a portarla con me. Quando Gi è arrivato e me l'ha messa in mano dicendomi "Questa me l'ha regalata mio padre quando ho iniziato a far foto. Tieni,è tua,ora impara un po' di cose serie." ...un'ansia che,che ve lo dico a fare? Facevo finta di dimenticarla a casa quando andavo a fare le mie passeggiate fotografiche. Tempi? Diaframmi? Eh? Ma siamo pazzi? Io don't thinko just shootto! Il primo rullino,che pensavo di aver completamente bruciato,non fu poi così male
nel senso:niente di entusiasmante,ma quantomeno non era una striscia nera,c'erano delle immagini! Poi ho scoperto la liberta d'azione che ti da  una reflex manuale...voglio dire,rispetto a un'automatica. E l'atmosera poetica che veniva fuori da quella lente. Beh,quando uscivo a fare foto la canon la portavo sempre con me.







Ecco,questi redscale sono le ultime foto fatte. Esattamente 8 mesi prima che nascesse Enne. Ehm. Sì,da quando c'è lei non ho praticamente più tempo e modo di fare foto,e mi manca tanto. Spero di riuscire a conciliare alcuni momenti passati con lei e a fare foto. O,meglio,di riuscire a ritagliarmi un po' di tempo per farne.
Nel frattempo continuo a mettere per iscritto le mie idee,prima o poi le trasferirò anche su pellicola. Buona notte :)

ps: l'ansia da prestazione di cui sopra mi ha pungolata anche durante questo post,ma sto imparando che ignorarla è più divertente

lunedì 26 dicembre 2011

e che è successo...

Nulla,è successo che qualche giorno fa,leggendo il blog di mamma con l'ipad,ho visto che aveva un giveaway in corso... Allora ho partecipato. Cioè,la prima volta che partecipo a un giveaway,VINCO! Ma che voglio di più? Ora,per la legge del gratta e vinci,non dovrei partecipare mai più a nessun giveaway! Cazzate a parte, ho vinto una borsa fichissima,che avevo già visto online da incinta,e che speravo di ricevere una volta sfornata la pagnotta. E invece no,e visto che le borse da cambio più diffuse nei negozi non mi piacciono,ho sempre ripiegato sulla mia borsa rossa da universitaria sportiva & spensierata. Bellina,sì,ma con poche tasche. Quindi GRAZIE a picci e a mamma con l'ipad :)